Primi, Ricette light

Risotto ai fiori di tarassaco e Aceto Balsamico di Modena IGP

Ingredienti per 4 porzioni

360 g riso per risotti varietà Carnaroli

100 g fiori di tarassaco, più qualche foglia

2 cucchiai Aceto Balsamico di Modena IGP invecchiato

1/2 cipolla dorata media

1 l brodo di verdura o di pollo

olio extravergine di oliva italiano

sale

pepe

Parmigiano Reggiano

Preparazione

Autore: Monica Bergomi

Lavare ed asciugare delicatamente i fiori di tarassaco e, con un piccolo coltello, separare i petali dal calice. Lavare anche qualche foglia di tarassaco e tagliare sottilmente.

In una casseruola dai bordi alti riscaldare un cucchiaio d’olio, unire la cipolla, precedentemente mondata e tritata, poco sale e lasciar appassire il tutto dolcemente senza che prenda colore.

Unire il riso e procedere con la tostatura a fiamma vivace per almeno 2/3 min. Non appena i chicchi diventeranno traslucidi unire un mestolo di brodo e lasciar evaporare, continuare la cottura mescolando frequentemente ed unendo un mestolo di brodo bollente alla volta solo quando il precedente sarà completamente assorbito. A circa metà cottura unire i petali dei fiori di tarassaco e le foglie preparati in precedenza.

A cottura ultimata, lontano dal fuoco, mantecare il risotto con un cucchiaio abbondante di olio extravergine, due cucchiaiate di Parmigiano Reggiano è un cucchiaio di Aceto Balsamico di Modena IGP.

Prima di servire, lasciar riposare il risotto coperto con uno strofinaccio pulito, per 3/4 minuti.

Il risotto dovrà risultare all’onda. Impiattare ultimando la preparazione con qualche fiore di tarassaco e alcune gocce di Aceto Balsamico di Modena IGP invecchiato.

In passato la raccolta di erbe e piante spontanee commestibili da impiegare per la preparazione delle pietanze rappresentava la norma, basta pensare alla torta d’erbe toscana, ai pansoti liguri e a tantissime altre ricette della tradizione italiana.

È facile ancora oggi trovare buone zone di raccolta vicino a casa: vecchi sentieri che tagliano i campi o i boschi, dintorni di ruderi e vecchi casali abbandonati, rive di fiumi e ruscelli, piccoli terreni incolti e pascoli.

Si tratta di una buona abitudine che merita di essere riscoperta, soprattutto per i benefici legati al consumo del tarassaco dal punto di vista della salute.

Viene chiamato anche cicoria selvatica o dente di leone, il tarassaco è un’erba amarognola conosciuta soprattutto per le sue proprietà diuretiche: aiuta infatti ad eliminare i depositi di tossine dai reni e dalle vie urinarie.

Oltre ad avere un apporto calorico molto basso, le sue proprietà diuretiche permettono di eliminare fino al 4 % di grassi.

Vale la pena organizzare una passeggiata in campagna che fa bene sia per il movimento fisico che per la soddisfazione di raccogliere uno degli ingredienti da usare in cucina per il risotto con fiori di tarassaco e Aceto Balsamico di Modena IGP.