ACETAIE APERTE: ISTITUZIONI E PRODUTTORI INSIEME PER L' INAUGURAZIONE DELLA SETTIMANA BALSAMICA E PER IL FUTURO DEL SETTORE

Fino al 4 ottobre eventi e incontri per conoscere il mondo del Balsamico modenese. Presentato il I° rapporto sul Turismo dell’Aceto Balsamico, il 62% dei viaggiatori italiani dichiara di essere interessato a prendere parte ad esperienze turistiche legate all’Oro Nero
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ACETAIE APERTE: ISTITUZIONI E PRODUTTORI INSIEME PER L’ INAUGURAZIONE DELLA SETTIMANA BALSAMICA E PER IL FUTURO DEL SETTORE

Fino al 4 ottobre eventi e incontri per conoscere il mondo del Balsamico modenese.  Presentato il I° rapporto sul Turismo dell’Aceto Balsamico, il 62% dei viaggiatori italiani dichiara di essere interessato a prendere parte ad esperienze turistiche legate all’Oro Nero

Una mattinata intensa per il settore dell’Aceto Balsamico di Modena iniziata con il taglio del nastro della XXIV edizione di Acetaie Aperte iniziata ieri sabato 27 settembre nel Chiostro della Biblioteca Delfini. Alla cerimonia ha partecipato Marco Lupo, Capo del Dipartimento Qualità del Ministero dell’ Agricoltura e Sovranità Alimentare insieme ai rappresentanti dei Consorzi organizzatori di Acetaie Aperte: Mariangela Grosoli (“Le terre del Balsamico”), Cesare Mazzetti  (Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena) Michele Montanari (Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena) e quelli delle Amministrazioni locali  con Andrea Bortolamasi, assessore al turismo del Comune di Modena, Giovanni Bertugli, dirigente turismo di Modena, ⁠Massimo Glielmi, sindaco di Spilamberto, ⁠Moreno Gesti,  assessore Ravarino, ⁠Daniela Sirotti, vice sindaco Castelnuovo Rangone, ⁠Luca Cristoni, vice sindaco Castelfranco Emilia, Stefano Bonfatti, vice sindaco Medolla. All’inaugurazione è seguito un incontro riservato alle istituzioni e ai soci dei Consorzi di Tutela con il Capo Dipartimento Marco Lupo​. All’interno del Chiostro della Biblioteca durante tutto il giorno è proseguita l’attività culturale, i giochi sensoriali in collaborazione con i Narratori del Gusto, la cottura del mosto ad opera della Consorteria di Spilamberto, la produzione delle botti e le degustazioni degli Aceti Balsamici di Modena, quello IGP e quello Tradizionale DOP.

Il momento più significativo per tutto il comparto dell’Aceto Balsamico di Modena, che vale oltre un miliardo di euro di fatturato al consumo ed occupa migliaia di posti di lavoro, è stata la presentazione al teatro Pavarotti e Freni del I° Rapporto sul Turismo e gli Aceti Balsamici di Modena, commissionato dai due Consorzi di Tutela ​alla professoressa Roberta Garibaldi, presidente​- tra i molti incarichi – dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Dopo i saluti istituzionali di Cesare Mazzetti, presidente del Consorzio IGP, Paolo Zanca, assessore alla promozione economica, e Giuseppe Molinari, presidente CCIAA, alla presenza dell’Assessore Regionale all’ Agricoltura Alessio Mammi la prof.ssa Garibaldi ha presentato i risultati dell’Osservatorio.

Il rapporto ha messo in evidenza le grandi potenzialità e le positive prospettive di sviluppo del settore legato al mondo degli Aceti Balsamici di Modena, riconosciuti come icone del «Made in Italy» agroalimentare che sempre di più rappresentano una nuova attrattiva proponendosi come ambasciatori del territorio e stimolando la scoperta dei luoghi e delle persone che ne custodiscono la tradizione.

Una potenzialità che ci conforta nelle scelte fatte finora e conferma quella già misurata in crescita negli ultimi decenni con la manifestazione Acetaie Aperte, – ha dichiarato Cesare Mazzetti, presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena -. La sinergia tra i produttori della DOP e della IGP si è rivelata un successo, e ha contribuito ad accrescere l’interesse dei turisti, che frequentano l’evento a migliaia, ma soprattutto ha creato crescita dell’incoming durante tutto l’arco dell’anno con circa 150-200 mila turisti che visitano le acetaie di cui circa l’80% stranieri”. 

L’indagine indica che 1 turista italiano su 10 ha già svolto un’esperienza turistica legata all’Aceto Balsamico di Modena nel corso di viaggi compiuti, ma ben il 62% dei viaggiatori italiani dichiara di essere interessato a prendere parte ad esperienze turistiche legate all’Aceto Balsamico, le più diffuse includono visite con degustazione in acetaia 32% e corsi di cucina 26%.

Ciò dimostra che il potenziale di sviluppo turistico per il territorio dell’Aceto Balsamico di Modena è altissimo – ha commentato Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo e presidente di Aite-Associazione italiana turismo enogastronomico – e i Consorzi di tutela avranno un ruolo chiave come attivatore e aggregatore dell’offerta, favorendo il lavoro in rete e l’integrazione con le DMO locali e con le guide turistiche e con le DMO, in un’ottica di coordinamento e valorizzazione complessiva del territorio”.

I risultati del rapporto sono stati discussi nella Tavola Rotonda “Il Turismo delle Indicazioni Geografiche: DOP e IGP come motori disviluppo” moderata dal Direttore del Consorzio Le Terre del Balsamico Federico Desimoni e alla quale sono intervenuti Alessio Mammi, Assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Cesare Baldrighi, Presidente Origin Italia, Nicola Bertinelli, presidente Consorzio Parmigiano Reggiano, Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita e Origin Italia. Dopo la tavola rotonda la presentazione Progetto di Comunicazione e cortometraggi dedicati all’Oro Nero di Modena a cura del Direttore del Consorzio Le Terre del Balsamico Federico Desimoni con l’intervento del Regista Carlo Guttadauro. Applausi scroscianti e una richiesta di bis hanno infine riscosso le entusiasmanti performances musicali offerte da Modena Belcanto Festival A chiusura della serata è giunto il messaggio On. Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che ha garantito il supporto del proprio Ministero alle attività e iniziative turistiche dei Consorzi.