Acetaia d’Italia

La zona di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP ricade, secondo la tradizione e nel rispetto delle normative vigenti, nelle province di Modena e Reggio Emilia. Qui è forte la presenza di uve caratterizzate dalla giusta concentrazione di zuccheri e acidità.

Sapori e saperi

Modena e Reggio Emilia sorgono nelle pianure dell’Emilia Romagna, lungo il sentiero paesaggistico che segue il corso del fiume Po e attraversa i bacini del Secchia e del Panaro. È questa l’area corrispondente all’antico Ducato Estense: una terra ricca di storia e dalla grande tradizione culinaria. Proprio gli antichi saperi dei contadini e l’amore innato per il buon vivere e per il mangiare bene, unitamente alle caratteristiche pedoclimatiche del territorio, hanno permesso di dare vita a un prodotto tipico ed esclusivo come l’Aceto Balsamico di Modena IGP.

Condizioni climatiche ottimali

Modena e Reggio Emilia sono terre con un tipico clima semicontinentale, mitigato dall’influsso del vicino Mar Adriatico. Gli inverni sono rigidi, con temperature medie che si aggirano intorno ai 2°C, le estati caldi e umide, anche oltre i 35°C. Primavere e autunni sono decisamente miti. Queste condizioni favoriscono le attività di sviluppo della flora acetica nativa, che influisce in maniera determinante sul processo di maturazione e invecchiamento dell’Aceto Balsamico di Modena. La zona del Modenese e del Reggiano si caratterizza anche per una discreta piovosità (circa 750 mm annui) e per le nebbie, presenti soprattutto nel tardo autunno e in inverno.

Prodotto unico al mondo

Proprio perché la sua esistenza è strettamente collegata alle conoscenze, alle tradizioni e alle competenze delle popolazioni locali, l’Aceto Balsamico di Modena IGP è considerato, per la sua unicità, un simbolo della cultura e della storia di Modena. A sancirlo è la Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (L 175/10 del 4.7.2009).

Aceto in tavola

Emblema di qualità gastronomica del territorio delle due province emiliane, l’Aceto Balsamico di Modena IGP è parte integrante della tradizione culinaria locale. Oltre a essere versatile e intrigante ingrediente di innumerevoli ricette regionali, è anche protagonista in sagre e manifestazioni dedicate.