UN TRIONFO TUTTO AL FEMMINILE NELLA NONA EDIZIONE DEL CONCORSO

Le creazioni originali dei talenti della Scuola Alberghiera di Serramazzoni hanno conquistato la giuria del premio dedicato all'Aceto Balsamico di Modena
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UN TRIONFO TUTTO AL FEMMINILE NELLA NONA EDIZIONE DEL CONCORSO “IL CIBO SI TINGE DI NERO BALSAMICO”

Un successo (quasi) tutto al femminile ha caratterizzato la nona edizione del concorso “Il cibo si tinge di nero balsamico”, sponsorizzato dal Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena, che si è tenuto giovedì scorso presso la Scuola Alberghiera di Serramazzoni e il cui tema quest’anno è stato “Percezione unica al palato… l’Aceto Balsamico oltre i confini della tradizione”.

Dodici finalisti scelti tra i 60 allievi provenienti dai tre profili professionali – 3 di sala bar, 6 di cucina, 3 di pasticceria – che hanno centrato con le proprie creazioni il tema proposto, ovvero un prodotto tipico o una ricetta provenienti dai paesi studiati, abbinati al grande protagonista della nostra tradizione, l’Aceto Balsamico. Alla base del progetto infatti, c’è lo studio del patrimonio enogastronomico di cinque paesi, tra i quali due singoli stati (Francia e Regno Unito) e tre tradizioni culinarie europee (Europa del nord, centrale e mediterranea).

La sapiente combinazione tra questi elementi ha dato vita, secondo la commissione giudicante presieduta dal Direttore della scuola Giuseppe Schipano, dall’agente vigilatore del Consorzio Giorgio Capovani, da Patrizia Marchi (Acetaia di Modena), dalla responsabile dell’ufficio stampa Marzia Morganti Tempestini, dallo chef stellato Luca Marchini, dal barman e giornalista Luca Bonacini, e dall’agronomo Daniele De Leo, ad un turbinio di sapori, sfumature e percezioni uniche.

Una ricchezza di stimoli sensoriali che ha cavalcato l’onda, in alcuni casi, delle passioni personali degli studenti stessi; un viaggio di sapori tra i classici della cucina francese e i capisaldi dello street food inglese, dalle rotondità dei gusti dell’Europa mediterranea ai contrasti più accesi dei piatti a base di carne di quella centrale. Alto il livello dei partecipanti che hanno dimostrato di essere comunque tutti meritevoli del titolo, ma solo tre sono stati decretati vincitori, a cui si aggiunge una menzione d’onore. Per il comparto “cucina”, al primo posto si è piazzata – grazie alla particolare capacità evocativa della sua ricetta – Loubna Sabhi, con una raffigurazione delle torri spagnole nella sua pastilla all’Aceto Balsamico di Modena con ripieno di pollo e mandorle profumata all’acqua di fiori d’arancio. Per la pasticceria, vincitrice assoluta è stata Martina Salsi, per la coraggiosa ricerca di un contrasto tra dolce e salato in un grande classico della tradizione ovvero la torta Sacher all’Aceto Balsamico di Modena. Infine, per la specializzazione sala bar, è stata premiata la suggestiva preparazione flambé di Laura Malgrati: un rostì di patate al sesamo con gamberoni all’Aceto Balsamico di Modena al profumo d’arancia.

Se in tutte e tre le specializzazioni il gradino più alto del podio è stato dunque al femminile, una Menzione Speciale è stata attribuita a Pietro Carlo Pezzati, allievo di cucina, per la ricercatezza del suo piatto di ispirazione austriaca: Filet mignon di capriolo su zoccolo di Pusterer Breatl all’Aceto Balsamico di Modena con composta di mirtilli di bosco all’Aceto Balsamico di Modena  e purea di sedano rapa.

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