L'ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP CASE HISTORY NELLA CERIMONIA INAUGURALE DI SOL&AGRIFOOD

Oggi ancora oro nero protagonista allo stand del Consorzio del Lambrusco di Modena con una degustazione "teatrale" alla scoperta di storia e sapori
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L’ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP CASE HISTORY NELLA CERIMONIA INAUGURALE DI SOL&AGRIFOOD

Aceto Balsamico di Modena IGP protagonista della cerimonia inaugurale di Sol&Agrifood, il salone delle eccellenze agroalimentari che si svolge in contemporanea con Vinitaly a VeronaFiere fino al 13 aprile. All’inaugurazione ha partecipato anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il quale ha sottolineato come l’agroalimentare sia “un patrimonio da tutelare, con le istituzioni che stanno andando nella direzione della tracciabilità e delle riferibilità al territorio per fronteggiare il fenomeno dell’Italian sounding, il quale arreca un danno sia economico che di immagine ai produttori, ma altresì inganna i consumatori”. Nel corso del convegno di apertura dal titolo “Agropirateria: quando l’Italia sa difendersi”, ha trovato spazio anche la case history dell’Aceto Balsamico di Modena, sulla scia delle recenti sentenze emesse dai tribunali tedeschi a tutela del prodotto originale.

A raccontarla, il Direttore del Consorzio di Tutela Federico Desimoni: “Questi momenti di riflessione e di confronto sono importanti perché aiutano ad uscire dai luoghi comuni, dalle facili lamentele e a focalizzare, in modo obiettivo, sui punti di forza e di debolezza dei contesti analizzati; nel caso particolare della discussione affrontata, oltre a continuare ad evidenziare il gravoso problema delle contraffazioni, delle imitazioni e delle evocazioni dei prodotti italiani e del famoso “sounding”, dobbiamo prendere atto che all’interno dell’orizzonte comunitario le cose stanno cambiando e già oggi sono concretamente riscontrabili i segni di un cambio di cultura: gli atteggiamenti furbeschi di chi vuole frodare, ingannare, imitare o eventualmente rimanere border line, sono sempre più stigmatizzati e condannati da organi ufficiali, in primis, dai giudici europei e nazionale, ma non solo. Dobbiamo dire con forza e soddisfazione che già oggi abbiamo strumenti utilissimi ed efficaci per difendere i nostri prodotti e i diritti dei consumatori e del mondo produttivo. Quello che serve sono risorse che permettano a tutti di percorrere queste strade di tutela. Questa è la nostra esperienza che condividiamo volentieri anche per aiutare altri comparti a seguire questa strada. Il Direttore Desimoni ha altresì citato le motivazioni della sentenza tedesca che ha di fatto aperto le porte ad una tutela comunitaria: «Grazie a 30 pagine di motivazioni che hanno dato ragione al Consorzio, ora l’Aceto balsamico di Modena può far applicare il principio espresso dalla sentenza in tutti i Paesi dell’Ue. E ogni precedente come il nostro diventa una tutela anche per altri prodotti».

Anche i dati pubblicati sul sito del Mipaaf inerenti l’attività operativa dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi ICQRF nel 2015, confermano il costante impegno delle Istituzioni per sanare le irregolarità nel comparto agroalimentare: 36.864 i controlli eseguiti, 53.490 i prodotti e 24.003 i produttori verificati; 4.052 le sanzioni amministrative elevate, a cui si aggiungono 2.786 diffide, 255 notizie di reato all’Autorità giudiziaria, 676 sequestri, per un valore economico complessivo di oltre 68 milioni di euro e un quantitativo di prodotti agroalimentari sequestrati pari a circa 77.000 tonnellate (fonte dati: Report ICQRF 2015). Dei tentativi di frode sui prodotti agroalimentari c’è una particolare concentrazione sul fronte web (nel solo 2015, l’ICQRF ha avviato 561 procedure di contrasto a usurpazioni ed evocazioni) e il Mipaaf risulta essere l’unica autorità ad avere accordi con eBay e Alibaba per far rimuovere i falsi DOP e IGP dalle vetrine online. Tra i comparti più “colpiti” da questa pratica scorretta, c’è proprio quello dell’Aceto Balsamico di Modena, la cui commercializzazione irregolare su Alibaba è stata più volte segnalata al sistema Aliprotect: aceti di riso venduti come “Balsamic vinegar Modena” e solo successivamente rinominati con la denominazione commerciale corretta.
Un appuntamento quindi per fare il punto su rischi e opportunità dei mercati internazionali e sulla battaglia all’Italian Sounding per conquistare nuove quote di mercato, che ha visto tra i gli altri relatori anche Giancarlo Caselli, magistrato ora presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare e Colomba Mongiello, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale, chiamata a guidare il dibattito.

L’Aceto Balsamico di Modena continua ad essere protagonista a Vinitaly con la degustazione sensoriale e “teatrale” realizzata grazie alla collaborazione dell’Associazione Koiné – teatro sostenibile, presso lo stand del Consorzio di Tutela del Lambrusco di Modena nel Padiglione Emilia Romagna.

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